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Il giovane ragazzo è stato riesumato e risotterrato alla presenza della sua vera famiglia
MARTIGNY - «Quando me l’hanno riferito, non sono stato in grado di muovermi per 45 minuti». Un papà, già colpito dal lutto, è sprofondato nello sconforto quando ha appreso che il suo giovane figlio, deceduto, era stato interrato sotto falso nome, alla presenza di un’altra famiglia.
Rivealto lunedì da “Le Nouvelliste”, lo scambio di persona ha scosso tutto il mondo funerario vallesano, e non solo.
La colpa sarebbe da attribuire ad un becchino: sarebbe stato lui infatti a portare via il corpo sbagliato dall’Istituto centrale degli ospedali vallesani (ICHV) di Sion, prima di seppellirlo al cimitero di Martigny qualche giorno dopo.
Due famiglie, già distrutte dal dolore per aver perso un proprio caro, sono state avvertite.
Due giorni dopo la triste scoperta, le spoglie riesumate hanno potuto essere nuovamente seppellite, questa volta alla presenza della sua vera famiglia e in seguito a una nuova cerimonia.
Ma come è potuto accadere? Il proprietario dell’impresa di pompe funebri non ha voluto rispondere alle domande del “Nouvelliste”, ma fa sapere di essere triste per il disguido. È un altro becchino, venuto a prendere il secondo corpo, che si è accorto che qualcosa non quadrava.
La procedura è molto semplice: «Le celle in cui sono contenuti i corpi sono numerate, e i corpi sono accompagnati da un braccialetto di identificazione» spiega Patrick Quarroz, presidente dell’Associazione vallesana dei servizi funebri.
Per il momento il padre del ragazzo non ha sporto denuncia.
